Chi sono ?
Sono una cantante.

Ho sempre cantato fin da quando ero bambina qualsiasi cosa fosse melodiosa e orecchiabile. Per me il canto è stato il linguaggio attraverso cui, vincendo la mia timidezza, ho parlato con il mondo. Ho sempre visto in questo dono uno strumento di benessere e la prima beneficiaria della terapia del bel suono sono stata io.

Sarà proprio per questo motivo che nel mio percorso di didatta il tema della ricostruzione dell’altro, della ricerca della propria verità vocale è prioritario. Sono stata io per prima a dover cercare e scoprire la mia vera voce: riconosco molto bene i percorsi di studio accidentati, le voci naturali e facili che, sottoposte a studi sbagliati e artificiosi o sottoposte ad un surmenage vocale dovuto ad un repertorio sbagliato rispetto ad uno strumento giovane e in divenire, gradualmente si comprimono su sé stesse, si bloccano, e possono restare incomprese anche per lungo tempo senza risolversi creando molta confusione nel cantante e anche disaffezionandolo alla conoscenza fisiologica del proprio strumento.

Infatti, ritengo basilare prendere coscienza del proprio corpo e imparare un corretto uso della respirazione: nel canto lirico proiettiamo il nostro suono nello spazio acustico grazie all’uso combinato ed equilibrato di diversi distretti anatomici. Aver cura del proprio corpo e scoprire come interviene nel canto è determinante per raccontare chi siamo.

La vera fonte di emozione per chi ascolta è percepire chi c’è dietro la voce che sta ascoltando: in un mondo in cui tutto è sempre più costruito a tavolino, se anche le voci perdono autenticità diventando anonime quest’arte perde l’elemento fondamentale che la rinnova ovvero gli interpreti. E per interpretare bisogna saper dominare a fondo il proprio strumento così che anche la più piccola intenzione arrivi all’ascoltatore.

Così come ogni persona è unica, ogni voce è unica e per lasciare il segno e arrivare sul palco come nella vita bisogna essere veri. A furia di lavorare sulla rieducazione al suono e sul ripristino dell’equilibrio psicofisico ne ho scoperto il grande potere di automedicazione, a prescindere dalla performatività. Uso il canto lirico per fare spazio dentro, per svuotare, per liberarmi dalle tensioni emotive, per meditare.

Questo è il mio modo di vivere quest’arte e di trasmetterla, e a questa modalità tutti possono avvicinarsi: il rigore tecnico, il richiamo alla fisiologia, la disciplina, sono sempre proposte mediante un approccio olistico. Di un suono cerco la leggerezza, la morbidezza, la pulizia piuttosto che un volume forzato che ne compromette la purezza timbrica e non permette colori intermedi e sfumature dinamiche. Ecco. Io cerco in assoluto la purezza e l’altezza.

E tu?
Che rapporto hai con la tua voce cantata?
La conosci abbastanza?
Ti incuriosisce la possibilità di proiettare la voce nello spazio senza microfono?
Vorresti migliorare le tue consapevolezze? Vuoi capire come si canta sul fiato legando i suoni?
Ti piacerebbe finire una lezione di canto senza sentirti stanca?
Senti che potresti fare di più ma non comprendi come?


Soprano lirico leggero, Rosanna Savoia nasce ad Aversa (CE) e intraprende lo studio del canto al Conservatorio di Napoli perfezionandosi in seguito con Romolo Gazzani ed Elizabeth Lombardini Smith.
Partecipa a seminari e corsi di perfezionamento sotto la guida di nomi prestigiosi quali Leyla Gencer, Raina Kabaiwanska, Robert Kettelson, Paolo Montarsolo, Regina Resnik, Renata Scotto e Alberto Zedda (Accademia Rossiniana 1997).

Nel 1995 esordisce ne L’Avaro di Simone Mayr al Teatro Donizetti di Bergamo ma è con la vittoria del prestigioso Concorso Internazionale Toti dal Monte 1996 che l’artista campana inizia una brillante carriera. Nello stesso anno vince anche il premio della Stampa al Concorso G. Di Stefano di Trapani e debutta ne L’elisir d’amore al Luglio Musicale Trapanese.

Artista duttile e versatile nel repertorio, ha collaborato nella sua più che ventennale carriera artistica con direttori come Maazel, Campanella, Viotti, Abbado, Dantone, Rizzi, Zedda, Guschlbauer, Dudamel; è stata diretta da registi come Ronconi, Pizzi, Martone, Bondy, Deflo, Pier’Alli, Michieletto, Abbado.

A partire dal repertorio del 700, di cui canta diversi titoli di rara esecuzione, nel corso della sua carriera Rosanna Savoia arriva ad affrontare ruoli del grande repertorio sopranile dell’ Ottocento con alcune incursioni nel repertorio noto e meno noto del Novecento.

Ha collaborato con prestigiose istituzioni culturali italiane tra cui spiccano: il Teatro alla Scala di Milano, il teatro S. Carlo di Napoli, il Massimo di Palermo, il Maggio Musicale Fiorentino, il ROF ma anche con tantissimi teatri di tradizione, dal nord al sud dell’Italia. E’ stata ospite di istituzioni internazionali come l’Opera di Zurigo, la Philarmonie im Gasteig Monaco di Baviera , Tokyo NHK Hall , Operà Royal de Wallonie, Toulon, Opera House di Mouscat, Association G. Dufay Festival De Musique baroque de Beaune, tra gli altri.

Ha cantato titoli rari e del grande repertorio tra cui: L’idolo cinese di Paisiello al Teatro Filarmonico di Verona; Don Giovanni (Zerlina, Donna Anna) a Pisa, Treviso, Lucca, Rovigo, Pavia, Brescia, Cremona, Como, Mantova, Verona, Trapani, Trento, Bolzano, Rovigo, Cosenza, Cagliari, Colonia, Vichy; La Cenerentola (Clorinda) al Rossini Opera Festival; L’Italiana in Algeri (Elvira) a Zurigo e Monaco di Baviera; L’Olimpiade di Pergolesi con l’Accademia Bizantina a Ravenna, Modena, Festival di Beaune; La sonnambula (Lisa) nel circuito toscano; Le due contesse di Paisiello (Contessina di Belcolore) al Rendano di Cosenza; Falstaff (Nannetta) a Rovigo, Trento, Bolzano, a Cagliari; Le nozze di Figaro (Susanna) nel Circuito lombardo, Le convenienze ed inconvenienze teatrali al Politeama Greco di Lecce; Il Barbiere di Siviglia (Berta) all’Opèra di Strasburgo; Idomeneo (Ilia) al Teatro alla Scala; I finti filosofi di Spontini (Cilletta) al Festival Pergolesi Spontini; Un ballo in maschera (Oscar) al Massimo di Palermo; Così fan tutte (Despina) a Piacenza; La Bohème (Musetta) al Giglio di Lucca, a Bolzano, Livorno, Pisa, Ravenna; Adina nell’Elisir d’amore al Maggio Musicale Fiorentino, Lucia di Lammermoor all’Opéra de Liege, alla Scala, al San Carlo di Napoli ed al Bellini di Catania; Orfeo all’inferno (Diana), Euryanthe di Weber (registrata in Dvd da Dynamic); La leggenda della città invisibile di Kitezh al Lirico di Cagliari (registrata in DVD per la Naxos); La Rondine (Lisette) all’Opéra de Toulon; Gianni Schicchi all’Accademia di Santa Cecilia; Rigoletto (Gilda) all’Opéra de Toulon ed a Lecce; La finta giardiniera (Serpetta) per Abu Dhabi Classics, Romolo ed Ersilia (Ersilia) di Hasse al Festival di Herne; Rinaldo (Almirena) di Händel alla Scala ed a Ferrara; La gazza ladra (Ninetta) e ancora L’elisir d’amore al Filarmonico di Verona; Rigoletto in Giappone con il Teatro alla Scala; I Capuleti ed i Montecchi (Giulietta) al Filarmonico di Verona, alla Royal Opera di Muscat in Oman ed al Teatro Bellini di Catania; Le Comte Ory, con la regia di Laurent Pelly diretta da Donato Renzetti, al Teatro alla Scala di Milano; La sonnambula (Amina) al Teatro Mario Del Monaco di Treviso ed al Comunale di Ferrara.

E’ stata acclamata protagonista della prima esecuzione in epoca moderna della Zenobia in Palmira (Zenobia) di Paisiello al Teatro di Corte di Napoli nell’ambito delle celebrazioni in onore di Paisiello, registrata live da Bongiovanni. Ha debuttato nel ruolo di Liù nella Turandot di Puccini presso il Teatro Bellini di Catania.

Particolarmente attenta alle problematiche di categoria degli artisti lirici, Rosanna Savoia fonda nel 2015 Assolirica, l’associazione di categoria degli artisti lirici, riconosciuta dal Mise, e accreditata presso le principali istituzioni culturali italiane.
Negli ultimi cinque anni ha iniziato ad approfondire le conoscenze didattiche e fisiologiche della voce artistica, frequentando il Corso di Alta Formazione in Vocologia Artistica, diretto dal dott. F. Fussi, presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna, sede di Ravenna , anno “2017-18” e dedicandosi poi prevalentemente alla didattica e ai molteplici aspetti che afferiscono alla trasmissione del canto lirico, dalla propedeutica al perfezionamento interpretativo.
Rosanna Savoia è membro fondatore del Comitato per la Salvaguardia dell’Arte del Canto Lirico Italiano e ha lavorato alla stesura del Dossier dell’Arte del canto lirico italiano, candidato dal CNIU nel 2022 all’iscrizione nella Lista del ICH (Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità) presso l’Unesco.

Attualmente è docente di canto lirico per i corsi liberi presso il Conservatorio F. Vittadini di Pavia.